Scrivesse su un blog, nessuno lo leggerebbe
"No allo scontro di civiltà"
"Nella scuola come nel Paese servono serenità e impegno quotidiano"
"Occorre lavorare con metodo, avendo come riferimento l'interesse della nazione"
"Le vittorie olimpiche ci dicono che competere è possibile, anche quando i concorrenti diventano sempre più numerosi"
Non credo di avere mai sentito esprimere tante ovvietà con meccanica puntualità dalla stessa persona come in questi anni di pontificato Ciampi. Incappassi in un blog così, la desolante banalità dei contenuti e povertà di analisi mi colpirebbe come davvero anomala per un essere pensante. Più che un presidente mi sembra un preside che non vuole andare in pensione.
Mi dicono che è il suo ruolo che gli impone di trasmettere in modo facilmente comprensibile ottimismo istituzionale e non disfattismo, ma resto convinto che l'ottimismo a prescindere e l'orgoglio patrio sono due cose che al momento staremmo davvero molto meglio senza, e che se all'italiano non gli parli come se avesse sei anni magari cresce più in fretta.
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