Faccio un voto
Ho votato per la prima volta alle Europee del 1989 e ho votato PLI. La mia ignavia politica era ai massimi storici: ero ancora prigioniera dell'ottica familiare (i comunisti mangiano i bambini & co) e sostanzialmente disinteressata. La DC no, perché ero già atea; MSI no, perché va bene tutto ma non esageriamo; nel centrodestra rimanevano sostanzialmente PRI e PLI (e i radicali? non ricordo) e ho votato PLI perché mi piaceva il suono, credo.
Le elezioni dopo, le politiche del 1992, beh, era cambiato tutto: c'era già Mani Pulite, l'URSS era storia antica, la tesi sul marketing ambientale aveva risvegliato la mia coscienza politica, cominciavo a leggere i giornali sul serio (non solo quelli di moda, intendo). Ho votato Verdi (non potevo ancora votare gente con la C nel nome, in fondo mio padre mi manteneva ancora agli studi).
Alle elezioni politiche del 1994 si presentava Berlusconi. Ho votato PDS, e non solo perché non c'era più la C: cominciavo a sospettare che non solo i comunisti non mangiavano i bambini, ma avevano anche idee incredibilmente simili alle mie.
Il 25 aprile 1994 sono andata alla prima manifestazione della mia vita e ho avuto un imprinting micidiale, perché c'era un'atmosfera incredibile. Ho pianto tutto il tempo, per fortuna pioveva :)
Alle elezioni politiche del 1996 ho votato Ulivo. Vivevo a Torino, sono anche uscita a festeggiare, ma erano già festeggiamenti mosci. Non ero felice perché avevamo vinto: ero felice perché Berlusconi aveva perso.
Alle elezioni politiche del 2001 ho votato Rifondazione, nonostante la C nel nome. Mi sono ritrovata a Firenze il 9 novembre 2002 con la piena consapevolezza che ormai solo Bertinotti mi rappresentava politicamente.
Colpi di grazia al mio rapporto con i DS: l'inattività sul fronte conflitto di interessi e la precarizzazione del mercato del lavoro (che non c'entra niente con la flessibilità). Il ruolo dei DS nella gestione delle manifestazioni di piazza di Napoli e Genova (che mi ha regalato la paura delle forze dell'ordine, che hanno picchiato persone come me, e quindi avrebbero picchiato anche me, che alle manifestazioni mi vergogno anche a cantare) l'ho "capita" solo dopo luglio 2001: non potrò mai più votarli.
Non ho solo immagini pubbliche, di quella vergogna: ho in mente Marco che torna qui in ufficio e piange appena pensa che nessuno lo veda.
Alle primarie del 2005 voterò Bertinotti come futuro premier, e perché ci credo, non per lanciare messaggi trasversali a chicchessia. Io credo che in Italia serva una rivoluzione, piazza pulita e aria nuova: Bertinotti non è Allende e forse non è neanche Zapatero, ma io ogni volta che sento parlare Prodi sento che non lo voterei convinta, e che con lui come candidato sarò in seria difficoltà a votare, l'anno prossimo.
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