Un'idea comunista per la Pod Conference
Vorrei ringraziare pubblicamente Lele per aver pensato di coinvolgere i blogger nella presentazione di Chris Anderson. E' vero che l'incontro non ha aggiunto molto al libro (qualcosina sì però), ma è comunque stato molto interessante vedere all'opera su un palco un grandissimo divulgatore, abile sia nella parte espositiva sia nel rispondere alle domande. La Long Tail è una delle più intelligenti letture della realtà degli ultimi vent'anni: è una tendenza da riconoscere e individuare, non da provocare e progettare. Compriamo ciò che troviamo da comprare, non ciò che sceglieremmo: impensabile non tenerne conto se fai marketing (nel male, continuando a limitare artificialmente la scelta; nel bene, estendendo appena possibile l'offerta).
Come hanno prontamente notato gli organizzatori dell'evento (l'associazione The Ruling Companies) i blogger presenti non hanno solo approfittato dell'occasione, ma hanno contribuito ad animarla, online (live blogging e documentazione fotografica) e soprattutto sul posto, con domande competenti e interessanti per tutti.
Unica nota stonata, la comprensibile riluttanza di Chris Anderson a venire a cena con noi. Comprensibile perché a cena con noi non ci sono andata neanch'io (80 persone? tutte insieme?), stonata se pensi a tutti i "pari ruolo" di Anderson che sono stati ben contenti invece di fare due chiacchiere informali con la "scena milanese", da David Weinberger a Ben Hammersley passando per Dave Winer, Joi Ito and so on.
Il disappunto per il reiterato rifiuto di Chris Anderson mi ha fatto mettere a fuoco cosa non mi torna della "pod conference" ideata da Marco Formento: è che a me piacerebbe, come regola, che il relatore non si facesse pagare. Di solito, al contrario, preferisco che il relatore sia pagato e bene (soprattutto quando sono io, smile): per quanto riguarda la "pod conference" mi sta bene pagare tutte le spese (e un altissimo livello di italian pampering), però secondo me, a istinto, la cosa funziona se chi accetta l'invito capisce che sarà una giornata di scambio reciproco, non di sfruttamento, e quindi non retribuita.
Etichette: long tail, pod conference, ruling companies, sharing
6 Commenti:
Condivido il tuo pensiero ma, ad onor del vero, devo fare una precisazione.
Seguendo il suggerimento di Giovy ho invitato Anderson alla cena subito dopo l'intervista fatta insieme a Intruders TV. Non avevo neanche finito di spiegare bene di cosa si trattasse, che lui già mi aveva detto di voler venire e mi ha dato appuntamento a fine meeting.
Ma erano le 16.30. Poi la conferenza, vivace e caratterizzata da un bel dibattito finale, è finita intorno alle 20.00 e visto che anderson doveva svegliarsi alle 02.45 per prendere un aereo alle 05.00, non se l'è sentita. Francamente non mi sento di dargli torto.
Ciò detto, lasciati dire che hai fatto male a non venire alla cena :). Lo Sugar Lounge era abbastanza grande e bello per accoglier tutti. Siamo stati molto bene senza soffrire problemi di sovraffollamento.
Dai, Alessio, neanch'io gli dò torto, l'ho anche scritto. Dire di no a un invito a cena è un diritto inviolabile dell'uomo, anche se la mattina dopo puoi dormire quanto vuoi: è solo che è una cosa che ti dà "informazioni" su una persona (per dire, anche Dave Winer aveva un volo prestissimo la mattina dopo).
Non venire alle cene dà informazioni anche su di me: so benissimo che ho fatto male a non venire, ma le mie preoccupazioni non erano di capienza, quanto del costo umano di interagire con così tante persone (proprio per il piacere che incontrarsi comporta).
Howdy! Ma che bello leggere di podconference qui:)
Capisco il punto, spero:), ma credo che sia egalitario lo stesso. Voglio dire noi chiediamo ad un top pro/top imprenditore/top consultant una giornata di lavoro (ovvero di fare il pod leader) ad un prezzo così basso che accettare è già... conversare, non credi?
PS lo so che inizierai così: No, non credo:))
No no, hai ragione: ho solo concretizzato un disagio che mi ronzava in testa :-)
Sai cosa potrebbe essere una pod conference comunista? Con esperti europei pari grado: non trovi strano non sapere who's who in Germania, o Spagna, o Russia?
Sul disagio sfondi una porta aperta:)
OK, si potrebbe anche vederla così: due livelli di pod, con guru e fra pari: mi sembra che sia un arricchimento
Il fatto é che ormai i conferenzieri esteri sono terrorizzati dalla prospettiva di trovarsi di fianco Moruzzi che gli scassa il cazzo e gli spiega come dovrebbero andare le cose.
Sul serio, si sono passati la voce.
Il meglio é stato non mi ricordo chi, che ha chiesto agli organizzatori, dopo la cena "This guy that talked for hours, what exactly did he achieve?" "Nothing" "Oh... right".
Posta un commento
Link a questo post:
Crea un link
<< Home page