Dell'amatoriale e del professionale
Ho sempre pensato che BlogBabel sia una delle migliori dimostrazioni dei risultati che si possono raggiungere mettendo insieme un gruppo di persone competenti senza una regia interessata o un cliente pagante. Ho sempre pensato anche che lo stile di relazione di questo gruppo di persone ricorda un po' troppo quello del GCN, il Gruppo Coordinamento News che gestisce la gerarchia .it in Italia (Usenet) e che si è sempre preso un po' troppo sul serio (pur con picchi di autoironia, va detto).
Io apprezzo BlogBabel, anzi, come scrivevo su Twitter ieri, è un servizio professionale che sarei disposta a pagare, al pari di FeedBurner o MyBlogLog. Ho stima e simpatia per la maggior parte delle persone che ci lavorano, anche se ho la sensazione che qualcuno non ricambi (ma me ne sono fatta una ragione).
Ho come la sensazione che il nervosismo per alcune polemiche reiterate, l'oggettivo fanatismo di un tot di blogger che paiono avere la loro posizione in classifica come unica ragione di vita e una notevole mancanza di esperienza in termini di customer care (dove impari in fretta a farti rimbalzare le critiche estranee ai fatti) portino spesso gli amici di BlogBabel a reagire in modo esagerato (Cfr Kill Bill), in alcuni casi come l'ultimo addirittura infantile.
E' vero che BlogBabel è un servizio amatoriale, ma è anche vero che il fatto che venga percepito da moltissimi come un servizio professionale è indice della sua qualità. E' vero che ci sono difficoltà oggettive nel permettere la cancellazione dei blog da parte del proprietario, ma è anche vero che questa appare come una richiesta legittima che non può essere rifiutata (a prescindere dai toni e da chi la richiede).
E' vero che la maggior parte delle mail della lista sono inutile rumore, ma a questo punto - eccheccazzo - chiudete la lista, non il servizio. Alla milionesima mail che chiede aiuto in lista invece che con "l'apposito form" il dubbio che forse la lista crea più confusione che utilità dovrebbe sorgere anche nelle menti più sequenziali.
Ludo non perde occasione per esprimere il suo disagio e il suo disprezzo nei confronti dei "blogger italiani", ma andarsene via portandosi dietro il pallone non depone esattamente a favore della sua maturità. Credo che abbiamo perso tutti un'occasione per stare zitti (io compresa).
16 Commenti:
Mafe,
inutile usare perifrasi. Lo sanno tutti che tu e Beggi avete cattivi rapporti.
Ecco, facciamo che sottoscrivo ogni parola. È esattamente quello che penso.
Aggiungerei solo che tutto questo succede anche per come la classifica è stata, dalla nascita del servizio a oggi, recepita da parte del pubblico.
anyway, spero che tornino perché il memetracker di BB era uno dei migliori in giro (fatto salvo per la geolocalizzazione).
Quoto, e l'ho scritto in un commento al post di Giovy.
:)
Quoto da "Ho" a "compresa)."
A volte ho come l'impressione che la rete sia uno strumento per sfogarsi.......
BritMant! :)
Concordo con te: "polemiche reiterate, l'oggettivo fanatismo di un tot di blogger che paiono avere la loro posizione in classifica come unica ragione di vita e una notevole mancanza di esperienza in termini di customer care".
Tutto vero: ma il customer care è appunto per clienti: tutti gli utenti di BlogBabel usano un servizio gratis et amore dei.
Sono utenti, non clienti!
Qui sta la differenza, che BB è tutta gratis e che non c'è nessun obbligo né di essere professionali, né coerenti, né niente. E a chi non piace, che non la usi.
E non c'è l'obbligo, o il buon gusto, di essere maturi o fingere di esserlo da parte di nessuno. Basta vedere il tono, il modo e il contenuto dei commenti che mi arrivano.
Boh, a maggior ragione, se non c'è obbligo di customer care (e sono d'accordo con te), tenere aperta una lista che si chiama "discussioni su BlogBabel" senza una policy che chiarisca a cosa serve genera solo confusione.
Se non c'è obbligo di niente perché non limitarsi a ignorare le persone fastidiose, come buona regola in tutti gli ambienti di rete?
Ho gestito diverse esperienze amatoriali e ho sempre considerato il rapporto con chi le usava (anche quando era sgradevole) come parte dell'esperienza, se non è così, basta dirlo e non ingenerare equivoci (come capita quando hai un form di contatto e una mailing list aperta).
"E a chi non piace, che non la usi."
Ecco, appunto. Il problema è se uno può decidere di non usarla. O no?
Mi ricorda un sacco certi politici che prendono le decisioni perché "è il popolo che ce lo chiede", senza consultarlo prima naturalmente, per poi legittimarsi da soli dicendo "Visto? Abbiamo fatto per voi, tanto è quello che ci chiedevate"
Tipo quando si va in guerra perché "l'italia è un popolo che aiuta i paesi che ci chiedono aiuto" e poi a chiedere in giro non ne trovi uno che a un ipotetico referendum consultativo avrebbe risposto "Sì partiamo"
O come in questi giorni, quando senti dire che si deve tornare al nucleare perché il popolo è stanco di dipendere dalla francia, omettendo il dettaglio trascurabile che vede il nucleare eliminato dall'italia da quello stesso popolo.
Certo che quelli che hanno inventato BB possono passare anche tutta la vita a dire che offrono gratis una cosa utilissima, ma se uno la trova una cosa idiota non significa che manchi la capacità di valutazione obbiettiva o addirittura la gratitudine.
Semplicemente la considera una cosa idiota e quindi la gratitudine è esclusa per logica.
Ma quale assurdo teorema può generare un pensiero come:
1. Noi diciamo che vi serve questo
2. Ve lo offriamo gratis
3. Se lo discutete siete degli ingrati incompetenti perché è gratis
Coè il valore del prodotto non sta nei suoi contenuti ma nella gratuità e nella scelta dei suoi autori di offrirlo?
Ah beh, ma allora anche il peggio della tv commerciale è valido quanto la divina commedia.
Io per esempio BB la discuto dal primo minuto in cui ha visto la luce e in maniera anche piuttosto convinta e argomentata.
Recentemente ho scoperto di essere in classifica senza aver mai fatto nulla per entrarci né tantomeno per restarci (non c'ho manco i feed ai post, per dire).
Se qualcuno incrociando i miei discorsi su BB con la mia presenza sulla stessa mi desse dell'idiota, avrebbe anche ragione.
Ora se io chiedessi (avessi chiesto) di essere eliminato dal gioco malato della classifica, giusto per poter continuare a fare i miei discorsi da oppositore senza rischiare la legittima e (in caso di presenza in classifica) meritata qualifica di idiota, quello sbagliato della rete sarei io perché loro è gratis che mi hanno regalato il modo di sentirmi parte dei blog?
Questi sono malati.
Di berlusconismo, per la precisione.
sì, direi che questo è il post piu' equilibrato sull'argomento.
tuttavia mi rimane il dubbio:
1) quelli di BB dicono che la classifica non è che una parte residuale del progetto.
2) la classifica produce il 99% dei casini e dei flame
3) quelli di BB non chiudono la classifica, ma il servizio
allora, a pensare male..., non è che senza l'appeal promozionale della classifica, quel servizio se lo filerebbero in pochi (troppo pochi) per l'ego dei creatori di BB?
un dubbio, eh.
ciao
Ecco, [m]m ha detto in tre punti quello che io son due ore che cerco di pensare in un modo bello da mettere in un post.
Ora mi toccherà non farlo, quel post...
Certo che se uno già dal nome si ispira a Babele, poi non può lamentarsi che finisce tutto in un casino di voci incomprensibili.
Siamo alla telepatia, oh fascinosa Mafe ^^
A Ludo (persona deliziosa), e tutta la crew, respect, ma avere un opt-out sul servizio, sì anche se è gratis, resta un no-brainer. Peraltro si de-trollerebbe da solo:D
Buon fine settimana a tutti gli autori dei vari blog. Ciao da Maria
Condivido il parere che la chiusura di BB sia stata una mossa alquanto avventata.
MA osservo anche, nelle risposte qui sopra, l'immarcescibile egocentrismo dei Blogger italici.
Ma proprio a nessuno viene in mente che una cosa come BlogBabel sia soprattutto un servizio reso a CHI-LEGGE i blog e non a chi blog usa per sfoggio di narcisismo(*)?
Per me, che scrivo poco e leggo ed osservo molto, BB è un servizio molto utile capire quali sono gli argomenti caldi ed in particolare è utile la classifica per capire la rete delle relazioni.
A nessuno viene in mente che esporsi sul web può comportare l'onere di essere misurato?
CHE LO SI VOGLIA O NO le classifiche per quanto arbitrarie sono un metro di analisi a tutto vantaggio del lettore e che qualche volta i presunti diritti del Blogger possono passare in sottordine ai diritti del lettore.
A nessuno viene in mente che fare un blog significa anche mettersi in gioco a tutto vantaggio di quella bestia rara e bistrattata che è il lettore?
In questa logica quando cominceranno i Blogger a far la guerra a google?
Narcisismo edonismo snobismo ... blogger italiani ... bruttissima gente ...
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(*) narcisismo ancora più forte in QUELLI CHE NON ALLA CLASSIFICA ...
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