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19 luglio 2008

Blinko e il controllo

Settimana scorsa Buongiorno ha scelto di presentare il suo nuovo mobile social network con una via di mezzo tra un Barcamp e un convegno, dal tema "Why Mobile Social Networking matters". Ospite di richiamo nientepopo che David Weinberger.
Blinko è una nuova piattaforma che permette di gestire la propria presenza online da web e dal cellulare, gestendo status update (tipo Twitter), lista di amici e instant messenger.
Conoscendo la storia di Buongiorno fa una discreta impressione vedere una società in passato molto discussa per i metodi non propri ortodossi muoversi correttamente cercando il consenso dal basso e aprendosi al dialogo in modo così netto e rischioso. Interessante anche dal punto di vista del prodotto: passare dal direct marketing via mail e dalla vendita di prodotti di basso profilo come loghi e suonerie a una piattaforma di interazione orizzontale è sicuramente un segnale forte per il mercato, per i clienti e anche per gli inserzionisti. Segnale confermato anche dal nuovo codice di condotta varato proprio in questi giorni dalla Mobile Marketing Association, che prevede l'obbligo dell'opt-in per ricevere sms di marketing e soprattutto regole più chiare per l'acquisto e soprattutto la cancellazione da abbonamenti a contenuti a pagamento.
Tornando alla giornata di presentazione, non so dire se siamo riusciti a rispondere alla domanda "Perché le reti sociali su cellulare sono importanti": considero l'estensione delle funzionalità di community e social network sul cellulare un'evoluzione inevitabile e naturale del modo in cui interagiamo via Internet, qualcosa che dipende molto di più dalle tariffe telefoniche che dal perché e come farlo. Interessante che Weinberger abbia impostato il suo discorso a partire dall'impossibilità di prevedere il modo in cui le persone usano gli ambienti, reali o digitali che siano: lui lo definisce "elevator effect". A mio parere proprio l'imprevedibilità delle interazioni sociali possibili a partire da un numero anche limitato di persone è la risposta a quanti si chiedano se e come possa sopravvivere un nuovo - l'ennesimo - social network: è chi lo abita e lo frequenta che fa la differenza, purché le funzionalità siano abilitanti, veloci, non vincolanti. E ancora sono sempre più convinta che sia l'imprevedibilità dei comportamenti umani a rendere difficilissimo per le aziende un uso intelligente della rete: la comunicazione aziendale per funzionare deve poter contare sul controllo assoluto anche dei più piccoli particolari. Questo ha senso quando lo scopo della comunicazione è farsi ricordare: in rete, dove lo scopo è farsi trovare quando qualcuno cerca qualcosa che vendi (non il tuo "brand", ma il tuo prodotto) il controllo della situazione passa in secondo piano e conta molto di più la velocità, la pervasività, in sintesi la tua capacità di esserci quando serve ai tuoi clienti (e non quando decidi tu di parlare).

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4 Commenti:

Alle 8:34 PM, luglio 19, 2008 , Blogger vvuemme ha detto...

bel post come al tuo solito, mafe! spero ci tornerai, mi piacerebbe molto sentirti - posti tutti i però sottolineati quassù - su quali sono per te le prospettive più realistiche di "uso intelligente" della rete.. e se ce ne sono.

 
Alle 11:52 AM, luglio 20, 2008 , Blogger mdelrio ha detto...

credo che la parola d'ordine debba essere "tienilo semplice"; ovviamente vale ancora di piu' sul telefono cellulare (schermo piccolo, meno banda), e sul social network (utilizzo imprevedibile, meglio cercare di abilitare piu' che di progettare).

 
Alle 1:54 PM, luglio 20, 2008 , Blogger stellavale ha detto...

Oddio basta social network! a usarli tutti non se ne esce più fuori!

 
Alle 5:14 PM, luglio 20, 2008 , Blogger mafe ha detto...

@Stellavale, e perché dovresti usarli tutti? Non ho mai capito questo lato del problema, è come lamentarsi che ci sono troppe scarpe per metterle tutte ;-)

@mdelrio, ben detto :)

@vvuemme, dovresti sapere che sono un'ottimista: rispetto a dieci anni c'è stata un'evoluzione incredibile, forse è solo questione di tempo

 

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