I link dei maestrini su del.icio.us (tieni il puntatore sul link e compare la spiega)

25 dicembre 2007

Nonno Cesare

In questi giorni di vacanza a Taranto, mia città natale, dormo in quella che era la casa del mio nonno paterno, in un letto che era dei miei nonni materni. In realtà questa è stata la mia prima casa, perché i miei genitori quando si sono sposati non avevano ancora un appartamento loro e abbiamo vissuto tutti qui finché è nato mio fratello, che ha 18 mesi più meno di me. Ovviamente non ho nessun ricordo dei miei primi due anni di vita in questa casa che ho sempre associato a mio nonno, un uomo un po' burbero dai rari sorrisi luminosi, con una vita così funestata dalle tragedie che adesso che sono (anagraficamente) adulta mi commuovo solo a pensarci.
Quando da bambina venivamo a pranzo qui io impazzivo perché in bagno c'era una finestra che dava su una veranda e nella veranda c'era un uccellino, tu aprivi la finestra e c'era l'uccellino, era una cosa che mi mandava fuori di testa.
Oggi passo le mie giornate alle finestrone del salone, stanza splendida chiaramente usata pochissimo (credo di esserci entrata per la prima volta quando hanno letto il testamento). Da queste finestre si vede il golfo piccolo del Mar Piccolo (il golfo interno del Golfo di Taranto), qualche nave militare, le coltivazioni di cozze, il porto dei pescherecci, l'uscita del canale navigabile, l'Ilva e le sue nuvole venefiche, i Tamburi e Paolo VI (i due quartieri dormitorio dell'Ilva), molta campagna ancora incolta e sulla destra si immagina uno scorcio del ponte nuovo (ormai da 30 anni), il Punta Penna Pizzone.
L'orrore industriale di questo panorama non riesce minimamente a intaccare la bellezza scenografica di questo scorcio di terra, anzi, pare valorizzarlo: stamattina ha smesso da poco di piovere, ci sono squarci di cielo e di nuvole di vari colori, il mare è perfettamente calmo e vuoto, dopo il gran lavoro dei pescherecci dei giorni scorsi. La luce è indescrivibile. Ho scattato decine di foto ma in punta di piedi, ho pudore a fermare questa bellezza.
Da quando dormo qui so cosa guardava mio nonno in quelle interminabili giornate con il plaid sulle ginocchia, quasi nessuna gioia, ma questo perfetto tableau vivant in continuo movimento, vissuto da una stanza più piccola, solo i ricordi a tenergli compagnia, forse un fardello che in giornate come queste, con luci come queste, diventava appena appena più lieve.

Etichette: , , , ,

23 novembre 2007

Violenza sessuale 2.0

L'Istat diffonde i dati statistici riguardanti le violenze sulle donne in Italia, nell'anno del Signore 2006:
  • 1 milione e 400.000 donne ha subito uno stupro prima dei 16 anni.
  • sono circa 6.800.000 le donne fra i 16 e 70 anni (32%) che hanno subito un atto di violenza fisica o sessuale.
  • il 69,7% degli stupri sono commessi dal partner o comunque in ambito familiare.
  • nel 67,4% dei casi si tratta di violenza ripetuta, soprattutto in famiglia. il 91,1% della violenza sessuale (che avviene tra le mura domestiche o comunque nella cerchia dei conoscenti) è ripetuta.
  • la prima causa di morte delle donne tra i 14 e i 44 anni è la violenza subita da un uomo: più del cancro e degli incidenti stradali.
  • solo un quarto degli autori dei fatti viene imputato e solo l'8% e' condannato. alla fine, meno dell'1% del totale e' condannato.
  • L'estraneo è autore del 6% degli stupri. "La violenza dello straniero che assale la vittima per strada non rappresenta la maggioranza dei casi e dà del fenomeno un'immagine distorta" (Linda Laura Sabbadini, Istat, via ANSA).
Amenità correlata:
Il sito del Viminale non sembra avere news né documenti visibili sul rapporto, né ha una sezione dedicata alla violenza sessuale (nemmeno nella sottosezione Sicurezza). In compenso, 7 delle ultime 10 news riguardano l'immigrazione clandestina e i reati ad essa associati.

Qui gli altri blog che ne parlano.

Etichette: , , , , ,