Safari in Iraq
Il video, raccapricciante anche se non si vede un solo ferito, testimonierebbe come Blackwater, la società che noleggia guardie del corpo e sceriffi vari all'amministrazione Bush, spara e uccide per le strade dell'Iraq senza motivo.
Forse il video è vero e forse no: può essere girato in Iraq o in qualunque altro paese del Medio Oriente, le persone a bordo - che parlano americano - possono essere di Blackwater, dell'esercito Usa o di qualunque altra organizzazione di mercenari occidentale. Cambia qualcosa? Resta comunque assodato che Blackwater spara e uccide per le strade dell'Iraq senza motivo.
Il punto non è questo. Il punto è che abbiamo finanziato e stiamo implicitamente sostenendo tutto ciò, dovunque avvenga - e avviene anche in posti in cui sono presenti i "nostri soldati". Il punto è che - se non mi sono perso qualcosa - ci saremo anche tirati fuori, ma nessun governo italiano, al di là del dichiararsi contrario o meno alla guerra, ha mai prodotto alle Nazioni Unite un'iniziativa ufficiale che metta l'amministrazione Bush davanti alle sue responsabilità in questo inutile massacro.
Il punto è che dall'inizio della guerra in Iraq, con noi e senza di noi, è crepato un milione di civili, la grande maggioranza dei quali è ascrivibile direttamente o indirettamente all'intervento militare al quale abbiamo preso parte, e al quale continuiamo a prendere parte in Afghanistan. Davvero il governo non ritiene sia il caso, anche dalle nostre parti, di cominciare a prendersene la responsabilità E dire una parola netta?
Se non altro per una questione di opportunità politica: prima o poi responsabilità e corresponsabilità emergono e queste, stavolta, sono in grado di affondare chiunque.
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