La mia Amica
Non so se ti ho mai detto che Amica è ormai da anni il mio giornale preferito. Per mille motivi, due in particolare: è forse l'unico che riesce a mantenere un'uniformità di tono e di riferimenti pressochè assoluta e leggere Daniela Bianchini quando parla di moda è un piacere prima di tutto letterario.
Amica per me è un po' come Alice Munro o Virginia Wolf: parla di me, o almeno della me che vorrei essere, per esempio nel numero di luglio, quando Paola Tavella scrive:
Il contenimento è un'estetica al servizio di una dama, vale per sé prima che per chiunque, eppure se state al posto vostro - ovvero quello che vi siete assegnate - anche gli altri lo faranno, uomini e altri adorati animali chiederanno il permesso per varcare la vostra soglia.
Mi sento più elegante già solo a leggere.