Il matrimonio del mio migliore amico
A un certo punto ci siamo scambiati i ruoli.
Io ero estroversa, socialmente instancabile, la buffona, quella capace di far parlare anche un muro, il "mito", come mi chiamavano le mie amiche, e solo perché dicevo sempre quello che pensavo, e spesso quello che pensavo era "Scopiamo?".
Quella era la Mafe single, una Mafe che non esiste più da 14 anni, ma talmente viva dentro di me che mi meraviglia sempre quando gli altri non la vedono e mi trattano come se io fossi sempre stata una signora sposata, che mette un po' soggezione, una che quando fa una battuta ridi più che altro per il sollievo.
Per amore ho abbandonato la mia vita socialmente disordinata come si cambia un vestito che si è infilato lui: viaggi, amici, avventure, donne, tante, sempre molto belle, sempre troppo innamorate o comunque destinate a scomparire. Lui ha smesso le sue timidezze e come me ha trasformato le sue inquietudini, ma in immagini; negli ultimi anni non si è fermato un attimo, divertendosi molto, ma un po' soffrendo di questa suo sfarfallare senza mai desiderare di guardare più a fondo, non più avanti. Fino a lei.
E oggi che mi arriva l'invito al matrimonio di mio fratello con una donna che ADORO! [tm] mi chiedo se ci scambieremo ancora qualcosa, e se sì, se stavolta invece sarà qualcosa che condivideremo.
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