I link dei maestrini su del.icio.us (tieni il puntatore sul link e compare la spiega)

17 settembre 2008

Non fare agli altri (note di netiquette)

Non so voi, ma io non conosco nessuno che salga sugli autobus all'ora di punta e cominci a gridare cose tipo "tutti quelli che mangiano il cornetto a colazione sono dei mentecatti".
Cioè, qualcuno ne conosco, ma di solito dormono sotto i portici o in stanze imbottite; diciamo che mi aspetto che la personcina media si renda conto che non è esattamente la cosa più rispettosa da fare, in un contesto sociale.

Inoltre, la maggior parte delle persone che conosco, avendo una certa cura della propria incolumità, tendono a evitare di recarsi in una trattoria per camionisti all'ora di pranzo e gridare che tutti i presenti non capiscono un cazzo, a frequentare una bettola del genere.

E' curioso invece quante persone ritengano perfettamente accettabile fare le stesse cose su Internet, senza porsi minimamente il problema che condannare un ambiente o un comportamento in base al fatto che personalmente non lo si frequenta/adotta, potrebbe essere un tantino offensivo per chi legge e quegli ambienti e comportamenti frequenta con soddisfazione.

Dovunque ci si trovi in Rete, c'è sempre qualcuno che fa esattamente le cose che tu non ami fare, ama le cose che tu snobbi, apprezza quello che tu disprezzi. Non perché sia un cretino, ma semplicemente perché è diverso da te, ha altri gusti, altre abitudini, altre esigenze. E ti sta leggendo.

Si dà il caso però che apprezzare cose che a te non piacciono e divertirsi dove tu ti annoi sia un suo diritto. Ancora di più: poiché non c'è niente di eterno, è anche possibile (in certi casi molto probabile) che tra qualche tempo tu ti ritrovi a fare esattamente quella cosa che pochi mesi prima mettevi pubblicamente all'indice come roba da mentecatti.

In quel caso, posso assicurarti, non ci farai una bellissima figura.

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10 gennaio 2007

[Recensione pagata] Comunicazione personale e collaborazione in Rete.

Repost da Dschola. A Fabio questa mia recensione non è piaciuta, dice che l'ho scritta di fretta e senza leggere il libro. Boh. A me pare bellissima (come tutto quello che scrivo, ovvio ;-)

Titolo "Comunicazione personale e collaborazione in Rete. Vivere e lavorare tra email, chat, comunità e groupware"
Autori Fabio Metitieri
Editore Franco Angeli
Pagine 224
Anno 2003
Prezzo 19,50 €

"Ricorda le norme di convivenza sociale, utilizza in Rete gli stessi schemi di comportamento che useresti in un incontro reale, renditi conto di essere nel ciberspazio, rispetta i tempi e gli spazi delle altre persone, sii gradevole in Rete, condividi le tue conoscenze, aiuta a mantenere i flame (scontri accesi) sotto controllo, rispetta la privacy delle altre persone, non abusare del tuo potere, sii indulgente con gli errori degli altri". Sono i consigli di comportamento in rete proposte da H. Rheingold e rielaborate da V. Shea nel 1994, quando per la maggior parte degli utilizzatori odierni Internet non esisteva. Oggi che ogni giorno milioni di persone interagiscono tramite computer senza praticamente rendersene conto capire cosa vuol dire padroneggiare dal punto di vista sociale strumenti potenti e limitati insieme è sempre più importante e sempre meno diffuso.

E' proprio questo il primo pregio dell'ultimo libro di Fabio Metitieri: diffondere la consapevolezza che usare bene la posta elettronica, i forum di discussione o gli ambienti di lavoro collaborativo è un'abilità che va appresa con umiltà e attenzione e che per essere padroneggiata richiede tempo, esperienza e pazienza. Per molte persone questa è un'assoluta novità: si tende a dare per scontato che lo strumento funzioni da solo, ignorando la complessità del gestire uno scambio di informazioni (ed emozioni) dovendo rinunciare a tutti i canali non verbali. La storia degli strumenti di comunicazione mediata dal computer si intreccia così utilmente ai consigli per utilizzarli tutti in modo efficace, individuando i più adatti alle diverse situazioni e modi di essere: la velocità impermanente delle chat, la scrittura ragionata delle mailing list, l'ubiquità della mail. Basti pensare che la grande maggioranza degli utenti della posta elettronica - lo strumento in assoluto più usato in rete - pensa di poterla consultare solo dalla propria postazione di lavoro, ignora le potenzialità argomentative del quoting, viola la privacy dei propri colleghi con cc inopportuni. Grazie a questo libro sarà possibile scoprire i misteri dei reply to all (la risposta a tutti i destinatari in cc), risolvere le angosce del forward (l'inoltro di una mail) e magari coronare la nuova competenza con un bel flirt online.

Questo libro non è però solo una agile guida agli strumenti di comunicazione e agli ambienti di community online, argomento ampiamente trattato nella prima parte "Gli strumenti e gli ambienti della comunicazione". Nella seconda parte "Stile, dinamiche di gruppo e comunità virtuali" Metitieri propone una rassegna ragionata delle principali teorie in materia di socializzazione online, integrando con la sua esperienza gli studi e le osservazioni di psicologi, sociologhi ed esperti del settore. Verifichiamo così che è corretto immaginare la rete come un luogo, anche se siamo ancora lontani dalle visioni gibsoniane del ciberspazio: un luogo in cui ci si incontra, ci si conosce e a volte ci si innamora, per lasciarsi dopo una notte di sesso o mai più. Metitieri supera l'aneddotica da pagina di costume approfondendo le tematiche spinose del gender, del razzismo e della costruzione di una personalità digitale più che virtuale: priva di un corpo, ma pienamente reale e vissuta. Una realtà fatta di numerosi ambienti spesso sovrapposti, creatrice di nuove modalità linguistiche a prescindere dalla lingua di appartenenza, calda e vivace nonostante l'algidità dei bit: una realtà assolutamente interessante e civile, a patto di conoscere e rispettare quelle regole definite da Rheingold ormai quasi dieci anni fa.

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07 gennaio 2007

I consigli non richiesti dei Maestrini

1 Quando si arriva in un nuovo newsgroup o in una nuova lista di distribuzione via posta elettronica, e' bene leggere i messaggi che vi circolano per almeno due settimane prima di inviare propri messaggi in giro per il mondo: in tale modo ci si rende conto dell'argomento e del metodo con cui lo si tratta in tale comunita'.
Detto in altri termini, se vuoi seriamente polemizzare su *qualunque cosa*, prima assicurati che le tue brillanti e radicali invettive (vedi tormentone su mappe & co, ma non solo) non siano già state proposte in precedenza (fenomeno noto anche come "2.5 - il problema del bello oggettivo"). Farai miglior figura partendo da dove ci si era lasciati l'ultima volta (Google è pure amico tuo, no?) e la conversazione potrà avanzare, per il bene di tutti, anche per il tuo.

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