Non fare agli altri (note di netiquette)
Non so voi, ma io non conosco nessuno che salga sugli autobus all'ora di punta e cominci a gridare cose tipo "tutti quelli che mangiano il cornetto a colazione sono dei mentecatti".
Cioè, qualcuno ne conosco, ma di solito dormono sotto i portici o in stanze imbottite; diciamo che mi aspetto che la personcina media si renda conto che non è esattamente la cosa più rispettosa da fare, in un contesto sociale.
Inoltre, la maggior parte delle persone che conosco, avendo una certa cura della propria incolumità, tendono a evitare di recarsi in una trattoria per camionisti all'ora di pranzo e gridare che tutti i presenti non capiscono un cazzo, a frequentare una bettola del genere.
E' curioso invece quante persone ritengano perfettamente accettabile fare le stesse cose su Internet, senza porsi minimamente il problema che condannare un ambiente o un comportamento in base al fatto che personalmente non lo si frequenta/adotta, potrebbe essere un tantino offensivo per chi legge e quegli ambienti e comportamenti frequenta con soddisfazione.
Dovunque ci si trovi in Rete, c'è sempre qualcuno che fa esattamente le cose che tu non ami fare, ama le cose che tu snobbi, apprezza quello che tu disprezzi. Non perché sia un cretino, ma semplicemente perché è diverso da te, ha altri gusti, altre abitudini, altre esigenze. E ti sta leggendo.
Si dà il caso però che apprezzare cose che a te non piacciono e divertirsi dove tu ti annoi sia un suo diritto. Ancora di più: poiché non c'è niente di eterno, è anche possibile (in certi casi molto probabile) che tra qualche tempo tu ti ritrovi a fare esattamente quella cosa che pochi mesi prima mettevi pubblicamente all'indice come roba da mentecatti.
In quel caso, posso assicurarti, non ci farai una bellissima figura.
Etichette: abitudini, critica, ecologia di rete, farsi i cazzi propri, netiquette, snobismo